venerdì 20 marzo 2009

Forza Reggiana n.13 Reggiana-Monza 22/03/09. I giochi di Pane

Dopo la sconfitta immeritata di Verona, è necessario tornare al dopopartita di Reggiana-Novara, quando l'allenatore granata Pane ha iniziato la sua sfida inspiegabile al pubblico granata e alla Reggiana stessa. Contrariamente a quella che è la regola numero uno nell'allestire una squadra da mandare in campo, cioè di mettere ogni giocatore al suo posto, nel suo ruolo, il mister Pane ha infatti deciso da quella domenica di stravolgere le cose e fare un po' a modo suo, con le genialate classiche di quegli allenatori stravaganti che credono di inventare chissa cosa. Il nostro mister in Reggiana Novara ha infatti presentato una Reggiana che aveva un centravanti come Dall'Acqua, che non aspettava altro che dei cross in area per tentare il colpo di testa. Ma chi era a dover sfornare questi cross? Ponzo da una parte e Padoin dall'altra. Capitolo Ponzo: qui non bisogna fraintersi perchè Paolino Ponzo è uno dei cuori pulsanti di questa squadra e però nella posizione in cui gioca, nella quale deve sia attaccare che difendere, fa troppa fatica, deve sia correre dietro a chi sgroppa sulla sua fascia e dopo un attimo ripartire come un matto in avanti. Una faticaccia, alla quale il nostro viene mandato allo sbaraglio e il gol preso a Ferrara è stato impietoso, ma non per colpa sua ripetiamo. Con una difesa a quattro dietro, Ponzo potrebbe fare il centrocampista laterale e almeno non avrebbe da fare avanti e indietro per novanta minuti, ma Pane lo vuole così, a sfiancarsi, per poi decidere in quel del Bentegodi di cambiargli posizione mettendolo in mezzo al centrocampo. Di certo non c'è chiarezza.
Capitolo Padoin, qui siamo al mistero assoluto. Nella gara col Novara il mister Pane ha fatto imbufalire tutto il Giglio tenendo in campo un giocatore fuori ruolo e che giocava male, per poi cambiargli ruolo sul finire della partita. Si è quasi avuta l'impressione che il mister abbia voluto vincere la propria partita personale contro il pubblico, facendo prendere dei fischi a Padoin pur di non sostituirlo e dimostrare di aver sbagliato. Se fosse così, sarebbe veramente grave. In quella domenica si è assitito a una prova imbarazzante di Padoin, così come del resto a Verona, ma non per colpa del giocatore, ma di chi lo mette in quel ruolo. A Verona pur di non mettere Padoin di fianco a Grieco, ammesso che sia quello poi il suo ruolo, si è messo Ponzo in mezzo e si è lasciato Padoin sulla sinistra, col risultato di due giocatori su due fuori ruolo! Ma perchè non si da fiducia al giovane Arati allora? Se si da fiducia ad Acosty, la si può dare anche al giovane reggiano, con una buona rinfrescata al centrocampo. No, il mister potrebbe andare avanti così, Padoin sulla fascia a tentare cross per Dall'Acqua, mandando entrambi a rimediare una magra figura. Perchè Dall'Acqua sarà pure da recuperare, o il mister ha già deciso di tagliarlo? Pippo Marchioro ci mise un girone d'andata, ma puntò su Marco Pacione e venne ripagato. Se Pane per tentare la promozione punta su Padoin sulla fascia sinistra... beh fate voi.
Capitolo pubblico. Sì perchè l'allenatore ha bacchettato nel dopo Novara il pubblico del Giglio, per i fischi di disperazione verso le sue inspiegabili scelte. Quella domenica il pubblico non fischiava la squadra perchè giocava male, ma perchè erano troppo evidenti gli errori di Pane, non perchè il pubblico del Giglio è troppo esigente. Ma scherziamo? La gente di Reggio ne ha viste di tutti i colori, veniamo da tre anni in C2 dove non ci sono mai stati fischi alla squadra e quindi non si può lamentarsi di un pubblico così. Tutti sono contenti di questo campionato, tutti quelli che vengono allo stadio perlomeno. Quei fischi erano per solo per lo stupore e la rabbia di vedere un giocatore gestito in quel modo, quando lo stesso giocatore poteva sicuramente giocare meglio da un'altra parte del campo. La prima regola di un allenatore dovrebbe essere quella di far giocare ogni suo giocatore nel suo ruolo, se nò perchè non far giocare Tomasiq o Ambrosio in attacco?
Alessandro Gasparini

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